Del tempo inutile

Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri.

Kobayashi Issa

Prendo in prestito un haiku del grande poeta Issa e le sue parole che rievocano l’ineluttabilità dello scorrere del tempo, per parlare di una questione su cui mi trovo spesso a riflettere: esiste del tempo totalmente inutile, o che trascorriamo in modo del tutto inutile? Credo che la risposta sia no. Non vi è alcunchè nella vita che accada senza un significato preciso. Magari non cogliamo immediatamente lo scopo di momenti, ore o periodi che mentre coinvolgono noi e la nostra preziosa esistenza possono apparire inutili. Ma, proprio in virtù del trascorrere del tempo e delle conseguenze che riverberano come i cerchi creati da un sasso gettato in uno stagno, prima o poi capiremo a cosa siano serviti quegli attimi che ritenevamo di aver sprecato inutilmente.

Anche comprendere che non si desidera più impiegare del tempo per alcune attività, o per alcune persone, è a conti fatti un derivato dell’aver trascorso del tempo “inutile”: senza quel tipo di esperienza non avremmo mai potuto approfondire un lato di noi stessi che non si era trovato ancora impegnato, talvolta suo malgrado, in momenti che ci si rende conto non essere fatti per noi, e che non si desiderano prolungare o ripetere.

Immagino sia capitato a tutti dire “Ho sprecato del tempo prezioso” o “Non avrei avuto tempo per quelle cose, ora chi me lo restituisce?”. E in effetti, una volta trascorso, il tempo non torna più, e si tende a rimpiangere quanto si sarebbe invece potuto fare di gradevole o palesemente costruttivo. Ma, insieme a quello scorrere inesorabile, siamo cambiati impercettibilmente anche noi. Se consideriamo ogni esperienza, anche negativa, un tassello in più per costruire la nostra personalità e il nostro vissuto, ci renderemo conto che davvero nulla è inutile. Tutta la nostra vita è un processo continuo di sbagli, momenti di sosta, giri in tondo, passi indietro e sospensioni. Ma in realtà tutto ci porta in avanti, verso quell’istante in cui anche oggi ormai è diventato ieri.