Dove andiamo?
Questa è la domanda che ci poniamo ogni volta che stiamo per organizzare un viaggio in Giappone (mentre quella che di solito qualcuno ci pone quando raccontiamo che stiamo per organizzare l’ennesimo viaggio è “Ancora? Non volete andare a vedere qualcos’altro?” Al che io di solito rispondo che il paese è grande e ci sono un sacco di cose che non abbiamo ancora visto.
Dopo aver preso i biglietti aerei, arriva il momento di tracciare l’itinerario, cosa che di solito spetta a me, che dopo averci riflettuto un po’ comincio a pensare a cosa sarebbe bello vedere, a quali luoghi possono riservarci sorprese o attrarre il nostro interesse. Talvolta mi metto a guardare la mappa del Giappone e a vedere in quale direzione vogliamo andare, e quali città si trovano lungo tale direzione. Si scoprono cose molto interessanti anche con questo metodo.
Per quanto riguarda le città toccate nei nostri viaggi, ecco di seguito le nostre tappe. Elencherò tutte le città e le località viste, in alcune ci siamo fermati anche a pernottare, altre le abbiamo visitate in giornata. Le elenco un po’ in ordine sparso, suddivise per viaggio.
Primo Viaggio: Ottobre 2013
Era il nostro viaggio di nozze. Si è trattato dell’unico viaggio organizzato che abbiamo fatto, itinerario classico per un primo viaggio in Giappone: Tokyo, Kamakura, Kyoto, Osaka, Nara. Pernottamenti a Tokyo e Kyoto.
Secondo Viaggio: Agosto 2014
Tokyo, Hiroshima, Miyajima, Nikko, Kyoto, Koyasan, Hikone. Pernottamenti a Tokyo, Hiroshima, Kyoto e Koyasan.
Terzo Viaggio: Marzo 2015
Un viaggio di una settimana, a Tokyo e dintorni. Abbiamo potuto assistere anche all’inizio della fioritura dei ciliegi. Tokyo, Monte Fuji, Yokohama.
Quarto Viaggio: Agosto 2016
Osaka, Himeji, Kyoto, Kobe, Suma, Kanazawa, Hida Takayama, Takaoka, Nagoya, Ise, Sekigahara. Pernottamenti a Osaka, Kanazawa, Nagoya, Kyoto.
Quinto Viaggio: Agosto 2017
Fukuoka, Nagasaki, Kumamoto, Kokura, Yamaguchi, Munakata, Okayama, Kurashiki, Onomichi, Takamatsu, Tokyo. Pernottamenti a Fukuoka, Nagasaki, Kokura, Okayama e Tokyo.
Sesto Viaggio: Dicembre 2018
Sendai, Matsushima, Ishinomaki, Okayama, Ako, Kyoto, Uji, Tokyo, Enoshima, Narita. Pernottamenti a Sendai, Okayama, Kyoto, Tokyo e Narita.
Settimo Viaggio: Giugno 2019
Morioka, Kakunodate, Hiraizumi, Aomori, Hirosaki, Sapporo, Yoichi, Tokyo, Odawara, Mito. Pernottamenti a Morioka, Aomori, Sapporo e Tokyo.
La città che mi è piaciuta di più, sinora? Tenendo in considerazione quelle in cui ci siamo fermati per più di un giorno, dopo sette viaggi direi Kyoto. Quella che mi è piaciuta di meno? Sembrerà strano, perché so che è una città che piace a molta gente, per atmosfera, cibo, persone, ma si tratta di Osaka. Non ho una ragione precisa, è semplicemente una città che non mi prende, quindi è puro gusto personale. La città che mi ha lasciato sensazioni più discordanti, e che proprio per questo mi è rimasta molto impressa? Aomori. La città che mi ha reso più malinconica? Nagasaki. La città più comoda e che mi è divenuta più famigliare, sebbene debba vederne ancora tantissime parti? Tokyo, senza dubbio. Il viaggio più faticoso? Quello più lungo, 17 giorni nell’agosto del 2017, dove ad un certo punto abbiamo dovuto trascorrere un’intera giornata in camera a dormire. Da allora, ci siamo ripromessi di evitare agosto, se possibile, visto che il caldo rende molto difficile godersi appieno il viaggio, per quanto la passione sostenga sempre e comunque. Quello più bello? Impossibile dirlo. Ognuno è stato unico ed irripetibile, ognuno mi ha regalato momenti preziosi. Il mio insuccesso peggiore nei sette viaggi? Non essere riusciti a visitare Iga, nell’agosto del 2016, dopo essere arrivati fino alla sua stazione, per una serie di motivi. Almeno il tragitto sin lì è stato bello.
C’è ancora tantissimo da vedere, in Giappone. E anche gli stessi luoghi già vissuti, ogni volta, ti insegnano qualcosa di nuovo, li ritrovi con dolce sensazione di tornare in un posto che conosci ed ami, e che al tempo stesso riscopri. Per questo, grata per quanto vissuto sinora, sogno sempre il prossimo viaggio, e le emozioni che potrà riservarmi. Per questo, il cuore fa sempre una piccola capriola, quando ci poniamo la gioiosa domanda “Dove andiamo?”