Ci sono, nella vita, dei momenti di pura grazia in cui tutto sembra avere improvvisamente un senso, in cui si sente di essere proprio dove si deve essere, e la serenità è talmente piena da non necessitare nemmeno delle consuete domande circa quanto potrà durare, maledizione della nostra condizione di umani sempre consci della precarietà, anche nelle circostanze migliori.
Io li chiamo “momenti perfetti”, e sono tanto rari quanto inaspettati. Possono accadere davvero durante la più banale delle azioni quotidiane, anche se spesso si accompagnano ad eventi speciali, dove però è facile confonderli con l’altrettanto grande e splendida sensazione della gioia. Questi momenti a cui mi riferisco invece immergono in una quiete e un equilibrio che ti fanno sentire completo in te stesso, e al tempo stesso in armonia con tutto quello che stai vivendo.
Molti di questi momenti per me sono accaduti in Giappone, tra cui uno che resta forse emblematico della perfetta serenità e bellezza, sia per me che per mio marito. Nei giardini Ritsurin-koen, a Takamatsu, nello Shikoku. Improvvisamente un momento talmente bello da lasciarci muti, in semplice contemplazione, perché non c’erano parole o azioni che non avrebbero comunque sminuito quell’istante. Nel ricordo resta simile ad un sogno i cui vividi contorni tuttavia rendono consapevoli che c’è stato davvero, un momento simile.
Momenti che colpiscono così, annullando le tue difese dettate dalla razionalità, da tutte quelle strutture di pensieri e considerazioni che nostro malgrado portiamo sempre con noi. Momenti che pretendono la totalità del nostro ascolto e del nostro cuore, perché non vi sono altri modi di accoglierli se non immergersi completamente.
Ma questi lunghi istanti di grazia non necessitano di contesti magnifici o circostanze insolite rispetto alle nostre abitudini: recentemente me ne è capitato uno in caffetteria, mentre bevevo il mio cappuccino del sabato mattina.
Credo si debbano custodire gelosamente questi momenti, perché cesellano il nostro paesaggio interiore e ci rendono forti, in grado di far loro appello quando arrivano i tanti periodi difficili o fastidiosi. Ricordano, insieme a tante altre cose belle, quello per cui vale la pena di andare sempre avanti.