Siamo quasi alla fine di quest’anno, e tra me e me stavo facendo un piccolo riepilogo mentale dei libri sul Giappone e di letteratura giapponese letti durante questo 2022. In realtà ne avrei altri tre ad attendere il loro turno sul comodino, ma credo che scivoleranno fino all’inizio dell’anno nuovo, quindi non li metto nel computo.
Ho pensato di fare un elenco di questi libri – letti in questa girandola di mesi insieme a tanti altri, che con il Giappone non c’entrano – senza dare un giudizio come “bello” o “brutto”, “mi è piaciuto” o “non mi è piaciuto”, ma dando solo una definizione generica sul tipo di libro (ad esempio con “thriller” intendo genericamente i gialli, i polizieschi, le crime story, i mistery, i libri con indagini e delitti e che ti fanno stare in ansia, insomma), giusto per indirizzare a grandi linee. Perché la lettura è sempre un’esperienza soggettiva, pur essendoci alcune questioni molto oggettive che possono farci porre ogni opera in un preciso gradino di una scala graduata che va dal semplice intrattenimento – e quanto è difficile anche solo saper intrattenere e riuscire a rendere restio il lettore al dover posare per un attimo il libro – al capolavoro letterario.
Di mio sono una lettrice onnivora e piuttosto vorace, spesso severa. Un tempo ero più propensa a tranciare giudizi negativi, ora mi sono un po’ addolcita, soprattutto perché dietro ad un libro c’è sempre del lavoro, e tendo, invece di esprimere semplice fastidio – che pur nel mio privato può comunque esserci – a domandarmi in modo oggettivo cosa non vada nel libro che non mi è piaciuto, cosa si sarebbe potuto fare per migliorarlo, quale potenziale non sia stato del tutto messo a frutto. Imparo anche da quello che non va, perché mi sembra importante riflettere sulle motivazioni che stanno alla base dell’impressione di stonatura che talvolta percepisco. Spesso poi capita ci siano libri per cui non siamo particolarmente predisposti in un dato momento, o per i quali semplicemente non siamo il lettore adatto. Non ci sarebbero così tanti generi e sottogeneri diversi e così tanti libri se non ci fossero anche altrettanti lettori cui idealmente si rivolgono.
Ma ecco quindi il mio 2022 di libri giapponesi e sul Giappone. Spero possa essere magari di spunto per qualche piacevole lettura nel vostro itinerario di letture nell’anno che verrà.
- L’impero dei segni, di Roland Barthes (saggio)
- La coppa di Apollo, di Mishima Yukio (racconto di viaggio)
- La pittrice di Tokyo, di Sarah I. Belmonte (romanzo storico)
- Viaggio nella terra dei morti, di Kashimada Maki (racconti)
- Se i gatti scomparissero dal mondo, di Kawamura Genki (romanzo fantastico)
- Vivere questo inferno, di Kobayashi Eriko (romanzo autobiografico)
- Rashomon e altri racconti, di Akutagawa Ryonosuke (racconti fantastici)
- Kitsune: le nozze della volpe e altre storie di Yokai, di Matthew Meyer (libro illustrato-racconti sul folklore giapponese e Yokai)
- Notti di Tokyo, di Mateusz Urbanowicz (libro d’arte-paesaggi notturni)
- Il primo samurai, di Thomas Lockley con Geoffrey Girard (saggio storico romanzato sulla figura di Yasuke, il samurai nero al servizio di Oda Nobunaga)
- Appartamento 401, di Yoshida Shūichi (thriller)
- Le sorelle Donguri, di Banana Yoshimoto (romanzo)
- Heaven, di Kawakami Mieko (romanzo)
- Giapponeserie d’autunno, di Pierre Loti (racconto di viaggio)
- Veleno, di Minato Kanae (racconti-thriller)
- La spada dei Sanada (secondo libro de “Cronache dell’acero e del ciliegio”), di Camille Monceaux (romanzo storico avventuroso per ragazzi)
- La sposa della seta, di Oswald Wynd (romanzo storico)
- Nel paese delle donne selvagge, di Matsuda Aoko (racconti fantastici legati tra loro)
- Botteghe di Tokyo, di Mateusz Urbanowicz (libro d’arte sulle facciate delle botteghe di Tokyo)
- Non ridere della vita sessuale degli altri, di Nao-cola Yamazaki (racconti)
- La geisha e il suonatore di banjo, di Jérôme Hallier (romanzo storico)
- Saigoku – Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi, di Cees Nooteboom (racconto di viaggio)
- Sotto il sole di mezzanotte, di Higashino Keigo (thriller)
- Uova, di Hitonari Tsuji (romanzo)
- Yokai – le antiche stampe dei mostri giapponesi, di Paolo Linetti (catalogo mostra)
- Poeti giapponesi (raccolta di poesie di autori vari, non haiku)
- La vendetta del professor Suzuki, di Isaka Kōtarō (azione-thriller)
- Omicidio al monte Fuji, di Natsuki Shizuko (thriller)
- La struttura dell’Iki, di Kuki Shūzō (saggio)
- Fragranze di morte, di Yokomizo Seishi (thriller)
- Ritorno alle foreste sacre, di Lorenzo Colantoni (racconto di viaggio)
- Sushi misto dopo l’amore, di Kakuta Mitsuyo (racconti legati tra loro)
- Finché non aprirai quel libro, di Aoyama Michiko (romanzo corale, racconti legati tra loro)
- L’ombrello dell’Imperatore, di Tommaso Scotti (thriller)
- Io codardo guardavo il cielo, di Kubo Misumi (romanzo)
- L’isola dei battiti del cuore, di Laura Imai Messina (romanzo)
- Gru di origami, di Eleonora Blundo (romanzo)
- Diario di una concubina imperiale, di Nijo (romanzo autobiografico)
- Sia da addormentata che da sveglia, di Shibasaki Tomoka (romanzo)
- Il dubbio, di Matsumoto Seichō (thriller)
- Libro d’ombra, di Tanizaki Jun’ichirō (saggio)
- Come si fa a piacersi, di Motoya Yukiko (romanzo)
- Le stagioni del cuore, di Ibuki Yuki (romanzo corale, racconti legati tra loro)
- Cronache di un gatto viaggiatore, di Arikawa Hiro (romanzo corale)
Buon fine anno, e buone letture per l’anno che verrà.