Letture di Dicembre e Gennaio

Letture di Dicembre e Gennaio, un elenco che comprende entrambi i mesi questa volta, per recuperare quanto a cavallo tra fine dell’anno scorso e inizio di questo nuovo non avevo scritto qui sul blog circa le letture.

Durante il viaggio in Giappone non ho letto libri: cosa assai strana per me che di solito non riesco a stare più di qualche giorno senza leggere almeno qualcosa di cartaceo. Ho come sentito la necessità di una pausa, riempita in quei giorni dallo scrivere sui social delle mie esperienze di viaggio, sistemando e scegliendo foto e raccontando delle mie impressioni.

Altra cosa molto particolare, ma che ho trovato positiva in quanto sintomo della maggiore diffusione della letteratura giapponese e di libri sul Giappone anche qui in Italia, è stata che in Giappone ho acquistato meno libri del solito. E questo non è accaduto appunto solo perché le valigie altrimenti sarebbero diventate troppo pesanti – e comunque ci è toccato far un bel po’ di cambi e bilanciamenti vari al ritorno – ma anche e soprattutto perché mi sono resa conto che anche qui in Italia ora abbiamo molti libri, sia romanzi che testi circa cultura o folklore, arrivati in traduzione italiana, e che quindi non occorre rivolgersi alle edizioni in lingua inglese che solitamente mi trovavo ad acquistare in Giappone, approfittando delle mie visite in libreria sul luogo.

Ma passiamo quindi all’elenco di questi due mesi, che hanno salutato l’anno vecchio per entrare poi nel nuovo, e che sono stati caratterizzati dalla bellezza del ritorno nel paese del cuore, che ha fatto come un po’ da spartiacque e da momento di riflessione per poi dedicarsi nuovamente alla lettura:

  • Carlo Scarpa e il Giappone, di J. K. Mauro Pierconti, Electa
  • Tokyo Decibel, di Tsuji Hitonari, traduzione di Asuka Ozumi, Rizzoli
  • Le delizie della signorina Ashikawa, di Junko Takase, traduzione di Anna Specchio, Marsilio
  • Emily Dickinson – Silenzi, traduzione di Barbara Lanati, Feltrinelli
  • Il paese dei suicidi, di Miri Yu, traduzione di Laura Solimando, Atmosphere
  • 108 rintocchi, di Yoshimura Keiko, traduzione di Laura Imai Messina, Piemme
  • La ragazza dell’altra riva, di Mitsuyo Kakuta, traduzione di Gianluca Coci, Neri Pozza

  • Cronache dalla terza pagina, di Mitsuyo Kakuta, traduzione di Roberta Lo Cascio, Atmosphere
  • Twilight Beauty – Wistful Women in Art, opere di autori vari, edizione inglese, Pie International Co., Ltd.
  • Audition, di Murakami Ryu, traduzione di Gianluca Coci, Atmosphere
  • Edo Accessories, di Hideo Hirano, Shogakukan
  • Le nostre adorate ragazze, di Rieko Matsuura, traduzione di Anna Specchio, Atmosphere
  • L’ultimo unicorno, di Peter Beagle, traduzione di Manuela Capriati e Gabriele Giorgi, Mondadori
  • To:ky:oo, di Liam Wong, edizione giapponese, Pie International Co., Ltd
  • After Dark, di Liam Wong, edizione giapponese, Pie International Co., Ltd
  • Buonanotte Tokyo, di Atsuhiro Yoshida, traduzione di Costantino Pes, edizioni e/o
  • Frotte di pesci rossi, di Kanoko Okamoto, traduzione di Fujimoto Yuko, Lindau
  • Innamoramento e Amore, di Francesco Alberoni, Garzanti

I libri in edizione giapponese o inglese sono parte degli acquisti fatti in Giappone, libri illustrati di fotografia o arte. Sono particolarmente contenta di aver trovato la versione autografata dei libri delle foto di Liam Wong, che seguo da diverso tempo e la cui visione delle notti cittadine trovo di grandissima suggestione.

Splendido anche il libro di cui ho condiviso la copertina qui nell’articolo, Twilight Beauty – Wistful Women in Art, che raccoglie le opere di artisti giapponesi contemporanei che esplorano e interpretano la bellezza femminile infondendo nei loro ritratti di donna una vena di malinconia, e raccontano di una nuova e complessa visione della femminilità.

Sono tornata anche al fantasy, con la lettura de L’ultimo unicorno, un grande classico che non avevo avuto occasione di leggere prima, nonostante il fantasy sia uno dei miei generi preferiti – trascurato un po’ negli ultimi anni in favore della letteratura giapponese. Non ho mai visto il film di animazione che ne è stato tratto. Il romanzo l’ho trovato incantevole, con alcune parti che mi hanno commossa molto, e una profondità di significati che mi ha fatta riflettere su molte cose, con un pochino di dolce tristezza forse.

Una cosa particolare è che mi sono resa conto, rifacendo il riepilogo delle letture di Dicembre e Gennaio, che ho concluso l’anno vecchio e iniziato l’anno nuovo con delle opere della stessa autrice, Mitsuyo Kakuta. Un caso, una coincidenza che trovo piuttosto carina.

Questo è tutto per quanto riguarda le letture di Dicembre e Gennaio, spero il mese di Febbraio si riveli altrettanto soddisfacente.