Voli per il Giappone – Capitolo 3

Voli per il Giappone: si tratta forse del punto principale quando si sta organizzando un viaggio, nonché necessario punto di partenza per molti intenzionati a fare un viaggio in Giappone.

Bentornati su I consigli empirici di Stanze Giapponesi, categoria del blog dove chiacchiero circa i molti aspetti che riguardano l’organizzare e il vivere un viaggio in Giappone, facendo riferimento alle mie esperienze e a quanto imparo io stessa mano a mano che si pensa all’organizzazione di nuovi viaggi. Eccoci al Capitolo 3.

I voli per il Giappone, come tutti i voli in generale per altre destinazioni, in quanto a costi sono aumentati di parecchio negli ultimi anni. Questa è la cosa principale di cui occorre tenere conto. I prezzi che si trovavano ad esempio fino al 2019, anno a cui risale il mio viaggio più recente in Giappone, sembrano essere ormai un ricordo. Se avete fatto viaggi negli anni scorsi, o meglio, se ne avete fatti nel periodo pre-Covid, perché alla fine lo spartiacque è stato un po’ quello, tenete conto che mediamente i prezzi sono molto più alti. Tutto potrebbe variare – credo che la maggior parte dei viaggiatori se lo auguri – ma per il momento, a fine agosto 2023, la situazione pare questa.

Ovviamente, i prezzi sono più bassi se si può scegliere un periodo non tradizionalmente legato alle ferie, o se si riesce a prenotare magari con un po’ di anticipo – direi almeno tre mesi prima circa – e avendo libertà di selezionare giorni e periodo dell’anno. Poi particolari offerte possono sempre capitare, anche per date più ravvicinate. Come soglie minime e massime si va più o meno dagli 800 euro circa ai 1400 circa, a persona, in classe economy.

Considerate che negli anni precedenti 900 euro a testa era stato il prezzo del volo più costoso che ci capitò di prenotare. Ora i voli sugli 800 euro a testa sono quelli più economici.

Per cominciare a farci un’idea delle varie offerte circa i voli per il Giappone, molto banalmente, noi utilizziamo Gotogate, Google Flights e Skyscanner, sistemi abbastanza intuitivi che ricercano per la tratta richiesta i prezzi migliori, con la possibilità di vedere tra i risultati varie opzioni e proposte. Talvolta abbiamo anche consultato le pagine specifiche delle varie compagnie aeree, per confrontare e valutare se ci fossero soluzioni che alla fine potessero essere più convenienti.

Le compagnie con le quali abbiamo viaggiato sinora nel corso degli anni sono state Emirates, la vecchia Alitalia, Lufthansa, Austrian e ANA. Devo dire che ci siamo trovati sempre molto bene con tutte.

Spesso i prezzi si modificano spostando anche solo di un giorno la data di partenza o di arrivo, quindi, a meno che non si abbia una certa rigidità imposta o l’impossibilità di partire o rientrare in altre date, conviene provare varie opzioni per vedere se non ci siano differenze di prezzi anche sensibili tra un giorno o l’altro.

Una volta trovato un prezzo che pare accettabile o dall’aria conveniente, consiglio di guardare bene gli scali che tale soluzione propone: ho visto offerte con prezzi che parevano migliori rispetto alla media, che però prevedevano degli scali – o più di uno scalo –  anche di una ventina di ore, cosa che si è liberissimi di scegliere, con la consapevolezza però che potrebbe accadere che un giorno verrà impiegato solo per l’attesa in aeroporto.

Se il volo è diretto, invece, occorre considerare comunque anche il tempo che si impiega per arrivare in un aeroporto, che potrebbe trovarsi a una certa distanza da casa propria, magari in un’altra regione o provincia. In alcuni casi potrebbe essere necessario pernottare nei pressi dell’aeroporto, e vanno quindi aggiunti idealmente i costi del viaggio per raggiungere l’aeroporto, e un eventuale pernottamento.

Potrebbe esserci chi decide di visitare la città in cui si trova l’aeroporto dello scalo, approfittando di tempi d’attesa molto lunghi. Non l’ho mai fatto, ma nel caso l’unica cosa che mi viene in mente di consigliare è di regolarsi bene con le tempistiche, per quanto riguarda mezzi di trasporto, eventuale traffico nella zona da visitare, possibili intoppi burocratici o documentali per uscita e rientro in aeroporto. Questo soprattutto se lo scalo si effettua in paesi che magari hanno delle particolarità, o richiedono documentazione aggiuntiva o differente per essere visitati, in quella manciata di ore che si vogliono impiegare in modo diverso rispetto allo stare ad aspettare in aeroporto. Inoltre, è bene informarsi circa la legislazione del paese che si dovesse decidere di visitare in quelle ore, cosa che pare scontata ma non lo è sempre: può esistere il rischio di sanzioni o problemi peggiori per comportamenti che magari a noi paiono banali o legittimi, quindi meglio perdere una manciata del nostro tempo per evitare situazioni spiacevoli.

Anche gli orari di partenza e arrivo possono essere non comodissimi, quando i prezzi sono leggermente più bassi rispetto alla media. Il concetto di comodo è sempre soggettivo, però mi è capitato di prendere voli al mattino molto presto, cosa che mi ha fatto decidere di trascorrere la notte in sala d’attesa in aeroporto, per timore di qualsiasi imprevisto che avesse potuto farmi perdere il volo, se avessi deciso di muovermi per raggiungere l’aeroporto la mattina stessa, e non è stato molto piacevole. Una soluzione potrebbe essere dormire in un hotel all’interno dell’aeroporto, se presente, con però costi aggiuntivi che vanno a fare un po’ mucchio con quelli del volo, in quanto necessità imposta dall”orario particolare del volo, che altrimenti non si sarebbe presentata.

In un’occasione ho dormito in un hotel nella città di Narita, a circa venti minuti di distanza dall’aeroporto: il volo l’avevo alla mattina successiva ad un orario abbastanza comodo, tipo tarda mattinata. Ne ho approfittato per visitare Narita il giorno prima della partenza. L’hotel offriva anche il servizio navetta gratuito per chi doveva raggiungere l’aeroporto. Di quella mattina ricordo che ci è toccato attendere due ragazze, ospiti dello stesso hotel, che erano in ritardo rispetto all’orario della navetta, e stavano facendo un po’ di confusione in reception – credo per il check-out – attardandosi poi lungo i pochi passi che separavano l’ingresso dell’hotel dal bus, tanto che l’autista si era spazientito. Come passeggeri alla fine eravamo solo noi due e loro due, e siamo partiti circa un quarto d’ora dopo rispetto all’orario: non ci sono stati problemi, ma se metti caso avessimo trovato traffico lungo la strada e avessimo avuto il volo in un orario più vicino rispetto a quando ci siamo mossi dall’hotel, sarebbe potuto essere un problema. Questo per fare un esempio degli imprevisti che possono sempre succedere, anche quando di tuo cerchi di organizzare tutto al meglio.

Altra cosa da considerare, come sempre, è se il prezzo comprenda anche tutte le tasse aeroportuali e il numero di bagagli inclusi: i costi aggiuntivi che risultano magari alla fine del calcolo complessivo possono far variare sensibilmente un prezzo che magari al primo impatto pareva conveniente.

Tipicamente quando si scelgono i voli per il Giappone si tende a mettere come prima destinazione Tokyo. Sino a poco tempo fa Tokyo significava Narita (NRT), l’aeroporto che si trova a circa un’ora di treno dal “centro” di Tokyo – anche se per la grandezza della città non parlerei propriamente di centro come noi lo intendiamo.

Ora si arriva anche a Haneda (HND), che rispetto a Narita è un po’ più vicino al centro di Tokyo. Personalmente non sono ancora mai stata all’aeroporto di Haneda. Un’altra opzione è arrivare all’Aeroporto del Kansai (KIX), nei pressi di Osaka. Quest’ultimo è più comodo se si decide di impostare il proprio viaggio partendo da quella zona. Dipende da quale itinerario si ha grossomodo in mente.

Nel mio primo viaggio, ad esempio (che era un tour organizzato) siamo arrivati a Narita e siamo ripartiti dall’aeroporto del Kansai, perché nella seconda parte del viaggio eravamo di base a Kyoto. Un’altra opzione possono essere dei voli interni che magari spostano dall’uno all’altro aeroporto: una volta ad esempio per il ritorno prendemmo un volo interno dall’aeroporto di Itami (più vicino ad Osaka rispetto a quello del Kansai), fino a Narita, e poi di lì tornammo. Questa opzione era stata prevista dalla compagnia con cui volammo all’epoca (ANA) quindi non la scegliemmo inizialmente noi, questo per dire che può essere che venga proposta direttamente quando si cerca il volo.

Quale che sia la vostra opzione per quanto riguarda gli aeroporti in Giappone, tendenzialmente ho sempre trovato molto comodi i mezzi sia per raggiungere le varie città in cui dovevamo spostarci una volta arrivati, sia per raggiungere gli aeroporti per il ritorno, quindi non mi preoccuperei troppo dello scegliere un aeroporto piuttosto che un altro, se non in caso di precisi desideri o necessità per quanto riguarda la scelta di un certo luogo del paese per l’iniziare il viaggio o per circoscriverlo.