Letture di Maggio

Letture di Maggio, un piccolo riassunto dei libri che mi hanno tenuto compagnia in questo mese che va concludendosi, scivolando verso l’estate.

  • Le ricette perdute del ristorante Kamogawa, di Kashiwai Hishashi
  • La libreria alla fine del mondo, di Ruth Shaw
  • Sotto l’ombrello a Tokyo, frammenti di vita giapponese di Maria Teresa Orsi e Fabio Sebastiano Tana
  • E tu chi eri? Interviste sull’infanzia a donne e uomini che hanno fatto il Novecento, di Dacia Maraini
  • Le strade d’oro, di Evan Hunter
  • I terrestri, di Murata Sayaka
  • La cerimonia della vita, di Murata Sayaka
  • Il gioiello delle sette stelle, di Bram Stoker

Dei libri giapponesi o sul Giappone sapete già. perché ne parlo singolarmente qui sul blog non appena li finisco. Per quanto riguarda gli altri libri, quello che mi ha soddisfatto di più come lettrice, per lo stile davvero splendido, la commozione di alcuni momenti e l’amplissimo respiro delle tematiche, è stato Le strade d’oro, del noto scrittore Evan Hunter, nonostante si tratti di uno di quei libri appartenenti a un genere che non fa parte delle mie letture abituali. Qui si parla del sogno americano, degli emigrati italiani dei primi anni del Novecento e delle strade lastricate d’oro che si immaginavano negli Stati Uniti. Che cosa ne è stato di quel sogno, di quelle speranze, di quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario? Lo leggiamo attraverso le vicende del protagonista, un pianista jazz cieco che ripercorre la propria vita di americano il cui nonno arrivò dall’Italia a New York nei primi anni del Novecento, per sfuggire alla fame. Nonostante abbia rallentato un po’ la lettura nelle diverse parti dedicate alla musica jazz, è un libro davvero molto bello.

Altro libro che mi è rimasto particolarmente impresso è stato I terrestri, di Murata Sayaka, per i motivi che potete leggere nell’articolo specifico che gli ho dedicato. Un libro che invece credevo mi sarebbe piaciuto di più è stato Le ricette perdute del ristorante Kamogawa, che ho trovato di certo carino, ma forse mi aspettavo qualcosa di più struggente. Quello che ho trovato più faticoso da leggere, nonostante fosse piuttosto breve, è stato Il gioello delle sette stelle di Bram Stoker, che poi tra l’altro mi ha lasciata insoddisfatta perché ho scoperto a fine lettura, un po’ perplessa dal finale, che ne esistono diverse versioni – e a quanto pare quella che ho io è quella che non finisce proprio benissimo.

Questo è tutto per Maggio, alla prossima con Giugno e quanto riserverà.