Tutto scorre, il tempo non si ferma, nonostante vi siano periodi in cui questo sembra accadere, come abbiamo imparato negli ultimi mesi.
Ora, a manciate di giorni dal momento in cui qui tutto è cominciato, ho come una sensazione di tempo sospeso e al tempo stesso avvoltolato su se stesso. La vita scorre, prosegue con le sue attività che hanno preso ad adattarsi ad una nuova quotidianità. Diventano automatici certi gesti, cambiano quei sogni che al mattino ricordi con perplessità, l’animo spera ma sa che non deve lasciarsi prendere da troppo entusiasmo, che la cautela è necessità persino quando si vorrebbe correre, presi da quella sensazione che non si possa permettersi di restare in questa situazione un minuto di più. La nostra vita moderna che non può fermarsi, che segna un limite preciso persino per il rallentamento inevitabile. Il non accettare di non poter cambiare qualcosa, abituati come eravamo ad avere quasi tutto sotto controllo, e a considerarlo quasi scontato, una mera questione della nostra volontà.
Si voltano metaforicamente le pagine del calendario. Percorri con gli occhi le stanze della casa inondate dalla luce nelle varie ore del giorno, oppure immerse nel grigio uniforme delle giornate di maltempo. Ascolti il silenzio profondissimo delle notti. Vieni a patti con la sensazione di non sapere niente se non l’incertezza, e scopri la necessità di mettere un filtro alle mille voci che avvolgono da ogni parte per non vorticare anche tu insieme a quanto occupa mente e stomaco senza valere davvero, e che di sicuro non vale il tuo tempo.
Eppure, tutto scorre, ripeto.
Passerà, anche se abbiamo capito con un po’ di tristezza che quell’idea di uscirne migliori che ci dava forza all’inizio non era altro che una fievole speranza, il desiderio di ricevere almeno qualcosa in cambio per quanto ci veniva tolto, fosse stata anche solo una lezione. Purtroppo non sembra avvenire. Siamo sempre e solo noi, forse ci siamo semplicemente rivelati tutti per quello che siamo, magari anche solo ai nostri occhi privati.
E mentre tutto quello che conta è andare avanti al meglio delle nostre possibilità, ci sono pur sempre i pensieri positivi che covano in profondità, quell’osare far progetti. Un voler ritornare al mondo nella sua totalità.
Tutto scorre, tutto ritorna, mai uguale a se stesso eppure riconoscibile nei suoi aspetti di gioia e dolore.
Non è andato e non sta andando tutto bene, ma andremo avanti, e già questa possibilità è un dono.